Un confronto culturale e scientifico per richiamare l’attenzione su come la conoscenza possa contribuire al benessere dei bambini e degli adolescenti affetti da patologie pneumologiche croniche. È il tema al centro dell’incontro promosso nell’ambito della Scuola di Eccellenza 2023, l’iniziativa organizzata dall’Università di Messina che vede coinvolto anche il Dipartimento Materno Infantile dell’AOU G. Martino con l’UOC di Pediatria.
Cinque giorni, in corso questa settimana, per approfondire più aspetti legati alle malattie pneumologiche e all’importanza che una gestione trasversale riveste dalla nascita all’età della transizione. Il progetto è coordinato dal Prof. Carmelo Romeo, direttore dell’UOC di Chirurgia Pediatrica, e dalla Dott.ssa Sara Manti, Ricercatrice dell’UOC di Pediatria. Obiettivo è quello di porre al centro di questa settimana di approfondimento non solo il bambino malato, ma anche la sua famiglia affinché sia i genitori che gli operatori del mondo della scuola possano essere realmente vicini ai bisogni di bambini e adolescenti che ogni giorno fanno i conti con una malattia cronica che spesso impatta sulla qualità di vita. Tra i protagonisti di questo confronto vi sono anche le atelieriste della Andrea Bocelli Foundation; si tratta di pedagogiste, psicologhe ed educatrici che lavorano in corsia sull’“ABF Digital Lab”: il progetto che, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, promuove la qualità e l’innovazione didattica, nella piena espressione della mission di ABF “Empowering people and communities”.
Verrà, infatti, dato ampio spazio al ruolo che la tecnologia, anche supportata dall’intelligenza artificiale, può dare per l’acquisizione di dati clinici e strumentali per ottenere una diagnosi corretta e avere un maggiore controllo sull’evoluzione della malattia e sul monitoraggio.
“La pandemia da SARS.Co V-2 – sottolinea il Prof. Carmelo Romeo – ha messo in evidenza l’importanza di una adeguata formazione e preparazione nell’ambito della Pneumologia Pediatrica e di una sua gestione diagnostica e terapeutica quanto più integrata e trasversale. Ecco perché abbiamo scelto di strutturare questo percorso in un’ottica multidisciplinare con il coinvolgimento di più specialità: pediatria, chirurgia pediatrica, neuropsichiatria infantile, ma anche radiologia, medicina dello sport, medicina di genere, sociologia, economia sanitaria e psicologia”.
Nell’ambito del programma formativo della Scuola di Eccellenza dell’ateneo siciliano anche la Andrea Bocelli Foundation – Ente Filantropico (ABF), che ha portato il proprio know-how proponendo un workshop con focus sulla scuola in ospedale e sull’importanza del percorso educativo per i bambini ospedalizzati.
Ad intervenire il Direttore Generale ABF Laura Biancalani, il Coordinatore pedagogico dei progetti educativi ABF Serafino Carli e il Coordinatore pedagogico dei progetti educativi Centro-Sud Francesca Favi.
“È stato un onore per noi aver avuto l’opportunità di partecipare come relatori alla Scuola d’Eccellenza dell’Università di Messina. – afferma Laura Biancalani – Con il nostro seminario abbiamo voluto presentare a 360 gradi la tematica dell’istruzione in ospedale, nella quale ci inseriamo a supporto di insegnanti e studenti, a partire dalle condizioni necessarie al benessere dei piccoli pazienti. Abbiamo approfondito la parte educativa insieme ad altre parti fondamentali del processo quali la modalità di relazione tra pubblico e privato e i modelli organizzativi integrati in cui educatori, medici, infermieri, scuole di appartenenza e famiglie lavorano con sistematicità alla cura del bambino ospedalizzato.”
“Ciò che abbiamo illustrato con questo workshop è frutto dell’esperienza che maturiamo continuamente nei reparti pediatrici della rete AOPI E in particolare qui all’AOU G.Martino di Messina, grazie alla collaborazione del Prof. Romeo e del suo staff. – interviene Serafino Carli – Le nostre atelieriste lavorano a fianco del personale sanitario affinché bambine e bambini possano avere accesso ad un’istruzione equa e di qualità, attraverso l’uso delle nuove tecnologie.”